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Puoi salvare il clima a tavola

Scegliere prodotti locali e comprare dal produttore, perchè si risparmia sulla CO2, e preferire prodotti sfusi che non hanno bisogno degli imballaggi. E poi riutilizzare le buste della spesa, così da ridurre la quantità di plastica consumata. Sono solo tre consigli di quelli contenuti nel decalogo Coldiretti ‘Salva il clima a tavola: istruzioni per l’uso, redatto dalla stessa organizzazione agricola in occasione dellEarth Day. Dieci consigli per ridurre l’impatto ambientale attraverso comportamenti sostenibili. Ecco, di seguito, il decalogo Coldiretti: 1) Preferire l’acquisto di prodotti locali che non devono subirelunghi trasporti con mezzi inquinanti; 2) Scegliere frutta e verdura di stagione che non consumanoenergia per la conservazione; 3) Ridurre le intermediazioni fino a fare acquisti direttamentedal produttore per evitare passaggi di mano del prodotto chespesso significano inutili trasporti; 4) Privilegiare i prodotti sfusi che non consumano imballaggi; 5) Acquistare confezioni formato famiglia rispetto a quellemonodose per ridurre il consumo di imballaggi per quantit… dicibo consumato; 6) Fare acquisti di gruppo (anche in condominio) per ridurre iconsumi di energia nei trasporti per fare la spesa; 7) Riutilizzare le borse per la spesa e servirsi di quelle fattecon materiali biodegradabili di origine agricola nazionale o ditela invece di quelle in plastica; 8) Ottimizzare l’energia consumata nella preparazione econservazione dei cibi con pentole e frigoriferi a basso impatto; 9) Evitare di servire a tavola con piatti e bicchieri di plasticache consumano energia e inquinano l’ambiente; 10) Fare la raccolta differenziata per consentire il recupero dienergia dai rifiuti prodotti.

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I colori della salute

Non è importante privilegiare solo la quantità ma anche la varietà di frutta e ortaggi. Negli ultimi anni, diversi studi hanno infatti dimostrato che le proprietà salutistiche della frutta e della verdura sono dovute anche alla abbondante presenza di alcune speciali sostanze (Polifenoli e Flavonoidi) che conferiscono alla frutta e alla verdura colori vivaci e invitanti. “Nutritevi dei colori della vita” è il titolo di una campagna di promozione e di informazione, finanziata con il contributo dell’Unione europea e dello Stato italiano, che consiglia come e perché consumare più frutta e verdura fresche a tutto vantaggio del nostro benessere e della nostra salute. Le diverse colorazioni possono essere raggruppate in 5 categorie (rosso, verde, bianco, giallo/arancio, blu/viola) ad ognuno dei quali corrispondono sostanze specifiche ad azione protettiva, per cui solo variando nell’arco della giornata alimentare il consumo di frutta e verdura potremo coprire tutti fabbisogni dell’organismo. Bianco Aglio, Cavolfiore, Cipolla, Finocchio, Funghi, Mela, Pera, Porri, Sedano Proprietà: Rinforza il tessuto osseo e i polmoni, combatte tumori e patologie cardiovascolari. Elementi contenuti: Fibre, sali minerali come il potassio e vitamina C. Curiosità: L’aglio è un toccasana, si sa. Gli Egizi lo davano agli schiavi durante la costruzione delle piramidi per renderli resistenti e combattere le infezioni intestinali. Erodoto riferisce che, tra le spese della piramide di Cheope, c’è anche quella per l’aglio. Anche la cipolla era famosa nell’antico Egitto perché usata per l’imbalsamazione. Per i Greci invece era cibo da militari al punto che faceva parte del salario dei soldati. Sempre i Greci utilizzavano le foglie di sedano per incoronare i vincitori di alcune gare sportive, mentre il finocchio, nativo del Mediterraneo, nell’antichità insaporiva i cibi o ne copriva gli eventuali difetti. Da qui l’espressione “infinocchiare”, metafora dell’imbroglio. Blu-viola Fichi, Frutti di bosco, Melanzane, Prugne, Radicchio, Uva nera Proprietà: Colore nemico dei tumori e delle patologie cardiovascolari e amico della vista, dei capillari sanguigni e di una corretta funzione urinaria. Elementi contenuti: Beta-carotene (precursore della vit. A che interviene nella crescita, nella riproduzione e nel mantenimento dei tessuti, nella funzione immunitaria e nel meccanismo della visione), vitamina C Curiosità: L’arrivo della melanzana in Italia risale al XVIII secolo, ma veniva coltivata da oltre 4.000 anni in India. Credenze popolari le hanno attribuito difetti e virtù. Si pensava che mangiarne tante portasse alla pazzia (da cui il nome “mela insana”) o, invece, che avesse poteri afrodisiaci e magici. Giallo-arancio Albicocca, Arancia, Carota, Clementina, Kaki, Limone, Mandarino, Melone, Nespola, Nettarina, Peperone, Pesca, Pompelmo, Zucca Proprietà:Combatte infatti il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari, potenzia la vista e previene l’invecchiamento cellulare. Elementi contenuti: Beta-carotene e vitamina C Curiosità: Il termine arancia proviene, attraverso l’arabo “narangi”, dal sanscrito “narag’a” che significa “frutto favorito dagli elefanti”. Al sapore di arancio anche una leggenda siciliana: una fanciulla poverissima, non avendo abiti e gioielli da indossare per le sue nozze, si adornò i capelli e i vestiti con i profumatissimi fiori d’arancio. Da qui la tradizione tuttora viva. Dalla Sicilia andiamo in Persia? Non proprio, visto che la pesca arriva in realtà dalla Cina dov’era coltivata 3000 anni fa e non dalla Persia, come suggerirebbe il nome “mela persica”. Rosso Anguria, Arancia rossa, Barbabietola rossa, Ciliegia, Fragola, Pomodoro, Ravanello, Rapa rossa Proprietà: Riduce il rischio di sviluppare tumori e patologie cardiovascolari e protegge il tessuto epiteliale, stimola le difese immunitarie e la cicatrizzazione delle ferite, incrementa l’assorbimento del ferro contenuto nei vegetali. Elementi contenuti: Vitamina C Curiosità: Nella cultura popolare la polpa di fragola lenisce la pelle scottata dal sole. Partita della Cina, l’arancia rossa arrivò in Italia nel 1500, anche se pare fosse già nota ai Romani nel I sec. d.C. Verde Agretti, Asparagi, Basilico, Bieta, Broccoletti, Broccoli, Carciofo, Cavolo broccolo, Cavolo cappuccio, Cetriolo, Cicoria, Cime di rapa, Indivia, Kiwi, Lattuga, Prezzemolo, Rughetta, Spinaci, Uva, Zucchina Proprietà: Previene molti tipi di tumore e patologie coronariche, protegge la vista e lo sviluppo delle cellule epiteliali, difende dall’invecchiamento. Elementi contenuti: Magnesio (stimola assorbimento del calcio, del fosforo, del sodio e del potassio), carotenoide, acido folico (aiuta la chiusura del canale vertebrale dei neonati durante la gravidanza), vitamina C Curiosità: Nell’antichità prezzemolo e basilico non avevano esattamente il compito di insaporire le pietanze: gli antichi Greci usavano il primo per decorare le corone dei vincitori dei giochi Nemei, mentre i romani usavano il basilico per combattere gli attacchi del basilisco, un leggendario quanto terribile drago.

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Gli animali si nutrono, gli uomini mangiano.

Verificare i requisiti e l’origine dei prodotti che mangiamo aiuta i consumatori ad adottare comportamenti consapevoli nella scelta dei cibi e nella loro conservazione e manipolazione. Conoscere i principi nutrizionali di base, che dovrebbero ispirare le abitudini alimentari quotidiane, significa contrastare la crescente tendenza all’aumento delle malattie legate ad una errata alimentazione e rivalutare i pregi della nostra dieta mediterranea. Il cibo per l’uomo però non è solo nutrimento. Gli animali si nutrono, l’uomo mangia, solo l’uomo di spirito sa mangiare, diceva Brillat-Savarin. A differenza degli animali, che mangiano seguendo il loro istinto senza scegliere e senza modificare il cibo, l’uomo può scegliere qualità e quantità, può applicare le leggi della chimica e della fisica per trasformare con l’aiuto del fuoco un cibo crudo in qualcosa di completamento diverso, può conservare e quindi non dipendere dalle stagioni, può modificare i sapori aggiungendo spezie ed aromi ben dosati. Può insomma non limitarsi ad eliminare la sensazione fisica della fame, ma anche soddisfare l’appetito e le proprie emozioni, nutrire – oltre che il corpo – anche lo spirito.

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Far parte della natura che ci circonda

Mangiare è un modo per far parte della natura che ci circonda (i buddisti prima di mangiare un animale, lo ringraziano per la funzione che sta assolvendo).  Mangiare può essere un momento di condivisione di affetti e sensazioni (i Romani dicevano che non si era veramente amici di qualcuno finché non si condivideva il sale, cioè finché non ci si mangiava insieme). La cucina di un popolo è, infine, una testimonianza della sua civiltà. Tutti i popoli e tutte le civiltà hanno da sempre sviluppato una loro cucina a secondo di quali cibi avevano a disposizione e questi cibi a loro volta hanno anche condizionato scelte religiose (la mucca per gli indù, il maiale per gli islamici, la separazione tra latte e sangue per gli ebrei, ecc.), sociali ed economiche (i mercanti intraprendevano lunghi viaggi anche per rifornire l’Europa di spezie e prodotti esotici).  

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