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Ua, ch’ birr nasce così il birrificio KBirr

Presentato il nuovo percorso degustativo “Basta, il Gourmet e le Birre di KBirr” KBirr, una birra artigianale, quindi cruda e non filtrata, dalla  denominazione pittoresca che deriva dalla contrazione del modo di dire “Ua, ch’ birr”, espressione vernacolare che unisce folklore e sentimento, genuinità e qualità. Un nome efficace deve essere unico e facilmente pronunciabile in diverse lingue per garantire una diffusione internazionale senza ostacoli. Questo l’origine singolare del nome “KBirr”.  Per presentare il lancio del nuovo percorso degustativo, che ha visto protagonista il padrone di casa Enzo Bastelli con la collaborazione dello chef Federico Demata e le birre artigianali del Birrificio KBirr, si è svolto con grande successo l’evento: “Basta, il Gourmet e le Birre di KBirr”. L’incontro, che si è tenuto presso la pizzeria “Basta” a Nola e ha entusiasmato gli ospiti con un’esperienza sensoriale che ha unito pizze gourmet, alta cucina e birra di qualità, in un abbinamento inedito e sorprendente. Il cuore dell’evento è stato naturalmente il menù degustazione ideato da Enzo Bastelli e Federico Demata, che hanno saputo interpretare con maestria i sapori delle birre artigianali prodotte dal birrificio KBirr, creando portate studiate per esaltare ogni sfumatura della birra e viceversa. Dalla delicatezza della bionda alla complessità della scura, ogni birra è stata accompagnata da una pizza ideata per armonizzarsi perfettamente con le sue caratteristiche. Per Bastelli: «ogni pizza creata per questo evento nasce dall’incontro tra la mia passione per la cucina e il desiderio di valorizzare la birra artigianale come elemento fondamentale dell’esperienza gastronomica. Con l’abbinamento alle birre di KBirr, ho voluto esplorare nuove possibilità di gusto, cercando di creare una sinergia che esaltasse sia le pizze che le birre, in un percorso di sapori che parla di territorio e qualità». L’abbinamento birra-piatto, infatti, ha visto un perfetto equilibrio tra gli ingredienti freschi e ricercati scelti e le note uniche delle birre di KBirr, che hanno saputo accompagnare ogni portata con eleganza. Ogni pietanza ha raccontato una storia, un incontro tra tradizione gastronomica e innovazione, con l’attenzione ai dettagli che ha sempre contraddistinto il lavoro di Bastelli e Demata. In merito all’esperienza, lo chef Federico Demata ha dichiarato: «Il menù nasce dalla volontà di entrambi di guardare con lungimiranza ad un progetto ambizioso: mettere su una pizza, di livello tecnico e qualitativo già altissimo, dei veri e propri piatti di fine dining eseguiti con tecnica e accuratezza senza mai dimenticare il fil rouge che lega il commensale allo chef. Per tanto pizze che arrivino dritte alla memoria ristorativa dell’ospite senza mai confondere il palato, facendogli vivere un vero e proprio percorso degustativo alternando varie consistenze di crunchy a note di acidità, sapidità, dolcezza e tanto altro tutto da scoprire». Ha concluso Fabio Ditto, founder di KBirr: «Un viaggio nei sapori, dimostrando ancora una volta come la birra, spesso sottovalutata negli abbinamenti gourmet, possa essere una compagna ideale per piatti raffinati e creativi». Harry di Prisco

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La gastronomia marocchina per festeggiare a Napoli  i 25 anni dall’ascesa al trono di Re Mohammed VI

Villa Domi scelta come location per celebrare l’importante avvenimento Il Marocco è  un Paese strategico per l’Italia in ragione delle favorevoli previsioni di crescita economica e per le numerose opportunità per le imprese in termini di investimenti: esso rappresenta un’eccellenza nell’intera regione del Mediterraneo, cui l’Italia guarda con crescente attenzione. I numerosi  accordi di libero scambio fanno si che il Marocco sia la porta d’accesso all’Africa. Una vivace economia in via di sviluppo contraddistingue il Paese che ha un importante mercato del lavoro. Come da tradizione, in ogni città sede di consolato, si organizza una festa a cui partecipano autorità italiane e marocchine per onorare Mohammed VI, un re illuminato. La città di Napoli, che da sempre è la capitale della diplomazia, nei giorni scorsi ha festeggiato solennemente i  25 anni dall’ascesa al trono di Re Mohammed VI per la terza volta consecutiva a Villa Domi del patron Domenico Contessa. L’evento è stato organizzato anche stavolta nell’incanto della panoramica villa napoletana del ‘700 su iniziativa del Console Generale del Regno del Marocco a Napoli M’hammed Khalil e della sua consorte. Il Consolato Generale del Regno del Marocco di Napoli ha nella propria area di competenza cinque regioni (Campania, Basilicata, Molise, Puglia e Calabria, praticamente tutto il Sud Italia), e ben 50mila residenti marocchini. Nel suo discorso di benvenuto ai selezionatissimi invitati, il Console Generale M’hammed Khalil ha  sottolineato l’importanza dei legami di amicizia tra Marocco e Italia. «L’amicizia fra i nostri Paesi  – ha detto il diplomatico – è resa ancora più solida da forti sinergie culturali, politiche e commerciali. Il Marocco è un Paese in costante sviluppo, sotto la guida illuminata del Re Mohammed VI, e con una elevata stabilità politica che lo rende protagonista nel preservare la pace nella regione occidentale del bacino Mediterraneo». Un interessante video proiettato sul maxischermo di Villa Domi, nel suggestivo giardino della villa illuminato da luci soffuse e decorato con eleganza, ha illustrato i punti di forza e le potenzialità dell’economia marocchina descrivendo le numerose opportunità di business presenti nel Paese. Ad allietare la serata, organizzata dalla società “Fuori Campo” di Mirka Contessa, musica dal vivo folkloristica e melodie e danze tipiche del Marocco, oltre che classici napoletani. Di grande raffinatezza le prelibatezze e le bevande di matrice marocchina servite agli ospiti: a cominciare dal tradizionale the alla menta, il couscous di verdure e carni e la pastilla, uno sformato con carne di pollo e strati di pasta sfoglia, carni salate cotte lentamente in brodo, spezie triturate, uno strato croccante di mandorle tostate e tritate, uvetta, cannella e zucchero. Il menù italiano ha previsto invece un piatto tipico per ogni regione del Sud Italia che rientra nell’area di competenza del Consolato: ecco dunque zeppoline, mozzarella, pizzette, polpette di peperoni e involtini di melenzane, parmigiana di melenzane, pomodorini, provolone impiccato e pizza di scarole fra Campania e Basilicata, e poi melenzane e fichi al cioccolato per la Calabria, orecchiette per la Puglia,  polenta con il sugo dal Molise. A chiudere, dolci tipici napoletani e marocchini. Fra i presenti all’evento numerose autorità, vertici e rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine (Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza) e del mondo consolare e diplomatico, imprenditoriale, professionale e culturale. Lo stesso patron di Villa Domi Domenico Contessa ha indossato, in segno di attenzione, importanza e accoglienza degli invitati del Marocco, abito e scarpe tradizionali del Paese africano. Fra i partner dell’iniziativa, da citare l’Amministrazione comunale di Longobardi (in provincia di Cosenza) che ha offerto la melanzana violetta DE.CO, coltivata dalla Cooperativa agricola Lady Violetta DE.CO di Longobardi e l’azienda Colavolpe di Belmonte Calabro (Cosenza), nata nel 1910 e che produce il Fico Dottato di Calabria. La melanzana violetta è una melanzana unica, dolcissima, con una pelle liscia, sottile e lucida di colore viola tagliata in deliziosi filetti. Il Fico Dottato è un frutto legato alla tradizione: nobile e unico nel suo genere, è lavorato da mani esperte che nel tempo hanno portato avanti le nostre tradizioni. Harry di Prisco

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Torna per la sedicesima volta “Cenando sotto un Cielo Diverso”

L’evento benefico che coniuga gusto e solidarietà attraverso un’esperienza culinaria unica all’insegna della valorizzazione del territorio campano Un impegno concreto per abbattere le barriere Il 9 luglio a Villa Tony di Ercolano (Na), splendida location ubicata nel complesso Zeno, oltre 150 chef, pizzaioli, pasticceri e produttori provenienti da tutta Italia si riuniranno per dar vita ad una serata indimenticabile all’insegna del buon cibo e della beneficenza. Tra i nomi di spicco troviamo gli chef stellati Michele De Leo, Domenico Iavarone, Ciro Sicignano, Giuseppe Aversa e Luigi Salomone. Interverranno poi nomi noti del mondo dello spettacolo, introdotti dalla bravissima presentatrice Ida Piccolo, e dalle ore 22.30, si terrà un imperdibile party dance per scatenarsi a ritmo di musica. Decine di aziende e associazioni hanno sposato la causa benefica, a dimostrazione del grande interesse e del sostegno che l’evento ha saputo conquistare nel corso degli anni. Tra queste Sirio Cooperativa Sociale, Perrella Network, Primi Exotic Fuit, ‘O Sole ‘e Napule, Gerli, Villa Tony, e il main partner Goeldlin Collection, tutti uniti nel comune obiettivo di creare un futuro migliore per le persone con disagi psichici e di altra natura. “Cenando sotto un Cielo Diverso” non è solo un evento gastronomico, ma un progetto con una triplice mission:          sostenere l’Associazione “Tra cielo e mare” e le sue attività a favore di persone con disagi psichici e di altra natura; promuovere le bellezze e il potenziale umano della Campania, coinvolgendo eccellenze del settore agroalimentare e location di interesse storico-culturale; far conoscere e apprezzare le eccellenze gastronomiche campane attraverso un’esperienza culinaria di alto livello. L’evento è nato da un’idea di Alfonsina Longobardi, psicologa, sommelier ed esperta di food & beverage, con l’obiettivo di avvicinare le persone “normali” a quelle che vivono situazioni di disagio, abbattendo la barriera della “paura” e promuovendo l’inclusione. Quest’anno, il tema centrale sarà “… c’eravamo una volta!”, un invito a riscoprire l’autenticità e la semplicità in un mondo dominato dall’apparire. Il cibo, da sempre elemento di connessione e tradizione, diventa protagonista di un viaggio sensoriale che celebra la Campania, le sue eccellenze gastronomiche e il suo ineguagliabile patrimonio storico-culturale. Oltre ai rinomati chef e ai tanti vip, protagonisti della serata saranno presenti: i ragazzi dell’istituto alberghiero “Viviani” di Castellammare di Stabia, il futuro della ristorazione campana; l’A.I.S. Comuni Vesuviani; il Consorzio dei vini Penisola Sorrentina DOP; i ragazzi del centro Don Orione di Ercolano; i bambini della cooperativa Rugiada di Castellammare di Stabia. “Cenando sotto un Cielo Diverso” è un evento da non perdere per tutti gli amanti del buon cibo che sono soliti far del bene. Un’occasione unica per gustare l’eccellenza campana e sostenere una causa importante. Per maggiori informazioni: http://essenzedigusto.it/    –  https://www.facebook.com/cenando.it Harry di Prisco

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Le reti d’impresa di Montefiascone e Bolsena unite presentano i gioielli del lago

Riccardo Peparello accoglie i giornalisti davanti all’ufficio turistico di Bolsena La legenda del bottigliere Martino sommelier ante litteram e del vino  “Est! Est!! Est !!!” La Stampa di settore visita le aziende turistiche della Tuscia viterbese di Montefiascone e Bolsena Le Reti d’Impresa, partnership pubblico-privato,  hanno come base il raggiungimento di obiettivi comuni per competere a livello globale pur nella propria individualità per generare valore e sviluppare il proprio territorio. Questo consente loro di partecipare a bandi pubblici e stilare programmi comuni. Il turismo si è trasformato in un business globale orientato verso lo sviluppo sostenibile: sociale, ambientale ed economico. Le Reti d’Impresa hanno l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese associate, attraverso la collaborazione e la cooperazione, per il superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale. I comuni laziali di Montefiascone e Bolsena sono stati fra i primi ad unire gli sforzi avendo compreso l’importanza della valorizzare e promozione del territorio per le imprese aderenti, avendo inoltre la necessità della destagionalizzazione del turismo. Per fare questo  la DMO (Destination Management Organization)  Expo Tuscia viene incontro per  coordinare le iniziative per la gestione delle imprese turistiche per rafforzare i servizi e le risorse delle varie identità territoriali. Dopo gli appuntamenti al TTG/Rimini nel 2022, dove fu presentato un interessante filmato sul territorio, VisiTuscia nel 2023 si è attivata per il progetto del “Turismo delle Radici” effettuando il collegamento in diretta con alcune Associazioni di Italiani all’estero. Alla BMT/Napoli lo scorso mese di marzo fu presentato poi il progetto “Lago di Bolsena-Lago degli Etruschi”. Nei giorni scorsi un gruppo di giornalisti, del settore turismo e dell’enogastronomia, hanno partecipato ad un press tour per scoprire le bellezze della Tuscia. L’occasione è stata offerta da “Assaggi, il Salone dell’Enogastronomia laziale” una vetrina che si tiene ogni anno nel Palazzo dei Papi di Viterbo per esporre la cultura enogastronomica del Lazio. Montefiascone il balcone sul lago di Bolsena  La prima tappa del tour è stata a Montefiascone dove Alessandra Di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina” e la Sindaca, Giulia De Santis  hanno presentato la località rivierasca e le eccellenze enogastronomiche della Tuscia presso il ristorante “La Carrozza d’Oro”. Il titolare, Patrizio Lombardi, che  fa parte della quarta generazione di albergatori che si occupano con amore di questa struttura a gestione familiare, ha raccontato l’origine di tale singolare nome. Si narra che Amalasunta, regina dei Goti, dopo la morte per mano di sicari, fu messa a giacere su una carrozza d’oro e sepolta in uno dei sette colli posti davanti all’isola Martana del lago di Bolsena, dove era prigioniera. Invano nei secoli si è ricercata la mitica carrozza d’oro ma nessuno è riuscito finora a trovarla, come nessuno ha mai individuato il  tunnel sotterraneo che la regina utilizzava per raggiungere il suo amante Tomao. Alessandra Di Tommaso ha spiegato le finalità che hanno spinto produttori e commercianti a costituire la rete d’impresa, sottolineando come questa unione costituisca una novità assoluta per il paese. Con dovizia di particolari la Di Tommaso ha illustrato i pregiati vini del territorio, come il famoso “Est! Est!! Est !!!”, il vino bianco italiano (DOC), originario della provincia di Viterbo e i prodotti locali che rappresentano l’espressione di alcune produzioni tipiche del territorio, come: l’olio, la mozzarella di bufala e gli insaccati. «Si tratta di eccellenze che nascono da storie di famiglie tradizionali che hanno deciso di investire sul territorio –  ha detto  la presidente della rete – e sulle quali occorre puntare se si vuole intercettare quel turismo alla ricerca delle eccellenze del territorio e godere degli affacci e degli scorci che si possono godere dall’alto del nostro paese».  Da parte sua il Sindaco, che era accompagnata da Carla Mancini Assessore al Turismo di Montefiascone,  ha dichiarato che: «Il Comune e l’Amministrazione saranno sempre vicine alle aziende e ai produttori che vogliono investire per il bene del territorio, nella convinzione che è dalla loro attività che il paese può trarre i maggiori benefici. La collaborazione fra pubblico e privato – ha detto il primo cittadino – è fondamentale per lo sviluppo turistico e commerciale e per far conoscere le eccellenze culturali, turistiche ed enogastronomiche del nostro paese». All’evento  ha partecipato anche il V. Chargé de Presse dell’Accademia Internazionale di Gastronomia Chaîne des Rôtisseurs del Bailliage  di Frosinone, che ha portato il saluto della Chaîne. L’associazione conta 25 mila soci  in rappresentanza di 70 nazionalità, in Italia gli associati sono oltre 900. L’Accademia è punto di riferimento per la ristorazione di eccellenza e ha come scopo la promozione dei valori  della cultura della gastronomia, si fonda sui temi legati alla buona cucina e al rispetto della cultura della tavola. La Di Tommaso ha poi riferito in merito all’origine del vino locale, conosciuto in tutto il mondo: il “bottigliere” Martino – sommelier ante litteram – dell’ecclesiastico Giovanni Defuk,  aveva il compito di precederlo nel suo viaggio in Italia e scovare le locande che servivano il vino migliore. Per segnalarle, doveva scrivere “Est!” vicino alla porta per il vino buono  e  “Est! Est!!” per quello ottimo. Arrivato a Montefiascone, Martino che era un vero scopritore e degustatore di vini, fu tanto colpito dalla qualità del vino locale da segnalarlo ripetendo per tre volte “Est! Est!! Est !!!”. Oggi Montefiascone è un luogo ideale per chi ama una vacanza tra natura, storia e arte. La guida Marcello Forgia ha accompagnato il gruppo dei giornalisti alla scoperta degli angoli più suggestivi di Montefiascone, da sede papale a patria del leggendario vino, il paese sorge su un colle strategico che domina l’alta Tuscia arroccato ad oltre 600 mt sul livello del mare. La Cattedrale di Santa Margherita custodisce le reliquie della Santa, i lavori iniziarono nel 1483 e terminarono nei primi decenni del Seicento, appena terminata un incendio del 1670 provocò gravi danni. I lavori di ristrutturazione furono affidati a Carlo Fontana, a cui si deve la  grande cupola del diametro di 27 metri, ricoperta di piombo: terza per grandezza a livello italiano. Suggestiva la visita

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La prima edizione dell’AMIRA School Prize

L’I.I.S. “Adriano Tilgher” di Ercolano ha trionfato al concorso rivolto agli Istituti Alberghieri di Napoli I giovani vanno incoraggiati ad affermarsi: “Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire” sentenziava Paulo Coelho, perché è noto che il successo è la somma di piccoli sforzi, ripetuti giorno dopo giorno. Proprio per sostenere i giovani allievi degli Istituti Alberghieri di Napoli la sezione A.M.I.R.A. (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) Napoli Campania, guidata con abilità da Dario Duro e affiancato dal suo Direttivo, ha organizzato la prima edizione dell’AMIRA SCHOOL PRIZE il concorso rivolto agli Istituti Alberghieri di Napoli che ha visto trionfare l’I.I.S. “Adriano Tilgher” di Ercolano. Gli allievi si sono sfidati nelle prove di: FLAMBÉ ART, che prevedeva la realizzazione di dessert inediti elaborati alla lampada e RESTAURANT SERVICE SKILLS, ovvero la preparazione di una Mise en place completa con Accoglienza, Servizio di sala e Colpo d’Occhio. Il procedimento di cottura flambé è quello a cui si versa un liquore in una padella calda per creare una fiammata,  il flambage sembrerebbe risalga intorno al XVII secolo con l’esigenza di riscaldare delle pietanze già pronte: si narra che la tecnica sia nata nel 1895, grazie allo chef del Caffè de Paris di Monte Carlo, dove una sera a ora tarda e a cucina già chiusa, giunse il futuro re d’Inghilterra Edoardo VII, in compagnia di una bellissima donna di nome Suzette, le crepes alla lampada portano ancora oggi il suo nome. La riscoperta delle tradizioni culinarie non può certo tralasciare quelle creazioni nate dall’estro dei grandi chef e si sono poi affermate nei locali di lusso. Nella splendida cornice di Villa Lucrezio sulla collina di Posillipo, gestita da Giuseppe Fraia,  con uno stupendo panorama sul golfo di Napoli,  gli ospiti dell’importante competizione sono stati accolti dal Direttore Raffaele Cuccurullo. Gli obiettivi che si pone il concorso è quello di unire l’innovazione delle giovani leve, alla tradizione dei professionisti del settore dell’Ospitalità. L’Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi  ha lo scopo di qualificare sempre più la figura e la professione del Maître d’Hotel, valorizzandone e tutelandone la professionalità, promuovere il servizio, la gastronomia italiana ed i nostri prodotti. Main sponsor della manifestazione è stato il Pastificio Bassolino di Betty Bassolino di Frattamaggiore. Per ciascuna delle due categorie sono state previste due differenti giurie così composte: FLAMBÉ ART – presidente di giuria Valerio Beltrami, presidente nazionale Amira; Piero Ferretti, imprenditore alberghiero; Arturo Fusco, presidente APCI Campania (Associazione Professionale Cuochi Italiani); Emanuela Papaccio, AIS Campania (Associazione Italiana Sommelier); Giuseppe De Girolamo, giornalista enogastronomo. Per la giuria  RESTAURANT SERVICE SKILLS –  presidente di giuria Enzo D’Adamo, fiduciario della sezione Amira Formia; Pasquale Brillante, maestro dei vini della sezione Amira napoletana; Mario Volpe, F&B Manager dell’Hotel Excelsior di Napoli e delegato regionale dell’AIFBM (Associazione Italiana Food & Beverage Manager);  Renato De Simone, docente. Il Concorso coordinato dal Gran Maestro della ristorazione Flavio Amirante, è stato condotto da Nello Ciabatti, addetto stampa della sezione campana. La supervisione è stata curata dal Grande Maestro della ristorazione Mario Golia e dal segretario Massimo Marchini. Gli alunni durante le gare si sono esibiti con il supporto tecnico dei referenti Amira dei Campi Flegrei: Vincenzo Aulitto e Giuseppe Gaudino e dal socio Pietro Cacciapuoti. Inoltre hanno collaborato i soci Amira: Mariangela Borrelli, Vincenza Amato, Michele Costanzo, Michele Autiero e Valerio del Giudice referente Amira Benevento. Felice Casucci, Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania ha inviato una nota, letta dal conduttore della serata, nella quale si complimentava per l’iniziativa che: “Celebra non solo la nostra cucina di eccellenza ma anche l’impegno nella preparazione delle nuove generazioni che guideranno l’ospitalità gastronomica”. Casucci ha poi aggiunto: “L’Assessorato al Turismo si riconosce pienamente nello spirito di questa iniziativa che è in perfetta coerenza con i principi che hanno ispirato le azioni del nostro Piano strategico regionale”. Sono intervenuti i rappresentanti delle altre associazioni di categoria del settore turistico alberghiero e ristorazione, operatori del settore, ristoratori, giornalisti, TV locali, ed i fotografi Mario Zifarelli, Pino Attanasio e Vito Cerbone. Tra gli ospiti presenti anche il socio onorario Rosario Lopa, portavoce Consulta Nazionale per Agricoltura e Turismo e l’attrice Susanna Mendoza. Questa la classifica finale : per la categoria FLAMBÉ ART: 1°  GIUSEPPE RICCIO (I.P.S.E.O.A. DUCA DI BUONVICINO) 2°  MIMMO VENERUSO (I.I.S.ADRIANO TILGHER) 3°  ex aequo DEBORAH MOZZILLO (I.P.S.E.O.A.LUCIO PETRONIO) 3°  ex aequo EMANUIL ZEQIRI (I.P.S.E.O.A. IPPOLITO CAVALCANTI) 3°  ex aequo RAFFAELE BRANDI (I.S.I.S. ELENA DI SAVOIA) per la categoria RESTAURANT SERVICE SKILLS: 1°  ARIANNA CUCINIELLO (I.I.S.ADRIANO TILGHER) 2°  ROBERTA MONACO (I.P.S.E.O.A. LUCIO PETRONIO) 3°  ex aequo MARIANO ZERLENGA (I.S.I.S. ELENA DI SAVOIA) 3°  ex aequo NOEMI GIAQUINTO (I.P.S.E.O.A.DUCA DI BUONVICINO) 3°  ex aequo ALEJANDRA MAJANO DELGADO (I. CAVALCANTI) VINCITORE DEL 1° PREMIO “A.M.I.R.A. SCHOOL PRIZE” I.I.S. ADRIANO TILGHER di Ercolano che ha totalizzato il punteggio più alto, sommando i voti del Team nelle due categorie. I primi classificati sono stati premiati dal presidente nazionale Amira Valerio Beltrami che si è intrattenuto con i ragazzi facendo per loro una demo sulle tecniche del Flambé. L’evento si è concluso con la performance  per la preparazione di cocktail del socio Amira Lino Marchese, capo-barman del Metropole Hotel di Venezia. Dario Duro ha consegnato gli attestati di partecipazione agli Istituti e ai docenti che hanno aderito al concorso: “Elena di Savoia” con Giuseppe Cimmino, Michele Autiero e Andrea Ferraiuolo; “Lucio Petronio” con Salvatore Nugnes, Sara Papaccio e Roberto Pulcrano; “Duca di Buonvicino” con Costantino Prisco e Antonio Di Pietro; “Ippolito Cavalcanti” con Gianni Amato e Aniello Nunziata; “Adriano Tilgher” con  Luigi Di Rosa e Alfonso Buonaiuto. Harry di Prisco

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La seconda edizione del Premio “A.M.I.R.A. Progress”

La lampada dei Maîtres indica  la strada alle nuove generazioni per favorire una migliore accoglienza ed ospitalità offerta al turista Il premio genera un sentimento di benessere, di riconoscenza, di soddisfazione e quando ti senti bene una volta, desideri raggiungere l’obiettivo successivo per ottenere di nuovo quel sentimento di soddisfazione. Come spiega puntualmente Piccarda Donati a Dante, nel terzo canto del Paradiso: «Perfetta vita e alto merto inciela / donna più sù», una vita perfetta e un grande merito fanno salire  più alto nel cielo, a significare, in un sistema gerarchicamente ordinato, in una posizione superiore, laddove è stabilito da Dio, giudice supremo. I motivi per cui si conferisce un premio sono molteplici ma possono essere riassunti: per onorare una brillante carriera oppure per invogliare i più giovani ad emulare coloro che sono stati insigniti. Proprio per questi motivi l’associazione AMIRA sezione Napoli-Campania con il suo Fiduciario Dario Duro e l’intero direttivo, d’intesa con il Presidente nazionale Valerio Beltrami, ha istituito il Premio  “AMIRA Progress”. Questo premio è stato voluto dall’Associazione Maître Italiani Ristoranti & Alberghi, per promuovere ed incentivare i giovani a una migliore formazione, riqualificazione e aggiornamento, per la professionalità che vorranno acquisire ed esprimere al fine di essere meritori personalmente di una sempre più attenta e valida accoglienza ed ospitalità offerta al turista, tanto da rendere la nostra Italia sempre più apprezzata nel mondo. Dopo la prima edizione, che è stata un gran successo, la seconda edizione per la consegna dei premi “A.M.I.R.A. Progress” 2023 si terrà martedì 7 novembre presso l’Hotel Paradiso – sala Paradisoblanco di Napoli, con inizio alle ore 15,30 con un cocktail di benvenuto sulle terrazze del Paradisoblanco. Dalle ore 16,00 nella sala convegni dell’Hotel ci sarà la consegna dei premi con un breve intervento dei personaggi premiati, seguirà poi un buffet allestito sulla terrazza panoramica per la degustazione dell’enogastronomia campana d’eccellenza con prodotti offerti da prestigiose aziende. “Valorizzazione delle Eccellenze territoriali e dell’Ospitalità” è  il tema scelto  dall’Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi, che ha ideato il premio che vuole onorare persone che si sono impegnate per le nuove generazioni e possono essere d’esempio dei successi che con l’impegno si possono conquistare nella vita. Il Premio “A.M.I.R.A. Progress”, va ad aggiungersi ai premi che l’AMIRA nazionale organizza annualmente con i concorsi “Il Maître dell’anno” e “Le donne nell’Arte del Flambè”, mettendo in competizione i propri iscritti e stimolandoli nella conquista di successi nella loro carriera professionale. Il premio verrà consegnato personalmente al premiato, indicato da una prestigiosa Giuria composta da: Valerio Beltrami, Presidente nazionale dell’A.M.I.R.A.; Giuseppe De Girolamo, giornalista socio onorario A.M.I.R.A.; Dario Duro, Fiduciario A.M.I.R.A. Napoli-Campania; Antonio Limone, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Campania-Calabria; Marino Niola, full professor of cultural anthropology, condirettore medeatresearch-centro di ricerche sociali sulla dieta mediterranea e docente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Sabrina Reale, pianista docente di pianoforte e Membro del Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona; Nicola Squitieri,  presidente dell’Associazione Internazionale “Guido Dorso”. Hanno sponsorizzato il  Premio “A.M.I.R.A. Progess” : Regione Campania, Comune di Napoli, Università degli Studi di Napoli Federico II, Associazione Internazionale Guido Dorso, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Campania-Calabria, Camera di Commercio di Napoli, FIPE Confcommercio Campania e Ordine dei Giornalisti della Campania. Parteciperanno alla manifestazione numerosi Maître, unitamente agli allievi dell’Istituto statale di Istruzione Superiore Giustino Fortunato di Napoli, con il loro Dirigente scolastico Angela Petrenga. Saranno presenti i rappresentanti delle associazioni che operano nel settore dell’ospitalità turistica ed alberghiera:  ADA, AIBES, Solidus, AIS, APCI, AVPN, MAVV Museo dell’Arte del Vino e della Vite, nonché rappresentanti del settore della comunicazione. Saranno inoltre presenti numerose personalità come il presidente nazionale AMIRA Valerio Beltrami che è in carica dal novembre 2016 ed è stato recentemente riconfermato per il prossimo quadriennio. L’AMIRA è un’associazione che può contare su un’organizzazione di sezioni su scala nazionale, ed alcune rappresentanze estere, che raggruppano alcune migliaia di soci, questo il suo motto: “La cortesia non costa niente e rende molto, fa sue la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità, vere risorse turistiche“. In seno all’associazione è presente un centro di perfezionamento professionale per l’aggiornamento dei Maîtres sulle nuove tecniche di direzione e di gestione nel settore della gastronomia, dei vini e dell’alimentazione in genere, nonché per la ristorazione e l’ospitalità alberghiera. Questi i premiati : Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura; Lucia Fortini, Assessore alla scuola, politiche sociali e giovanili della Regione Campania; Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università di Napoli “Federico II”; Annamaria Colao, Professore Ordinario di Endocrinologia e Malattie  del Metabolismo, Università “Federico II” di Napoli, Dipartimento Universitario di Medicina Clinica e Chirurgica; Claudio Mazzarese Fardella Mungivera, Colonnello Vice Comandante Legione dei Carabinieri Campania; Gianfranco Coppola, Capo Redattore Vicario RAI TGR CPTV Napoli, presidente dell’USSI, l’Unione Stampa Sportiva Italiana; Sal Da Vinci, cantante. Antonio Pace, Presidente dell’AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana); Paolo Gramaglia, patron chef del ristorante “President” di Pompei una stella Michelin. L’evento sarà allietato dalle interpretazioni canore del soprano  Martina Bortolotti, docente presso il Conservatorio di Bolzano, accompagnata dall’Arpa di Sonia Del Santo. 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Ai nastri di partenza la VI edizione “Il Mio San Marzano” di Solania

San Marzano, un paradiso di bontà ! Il pomodoro San Marzano è l’unico che non si frantuma nella lavorazione e si mantiene intero anche nel barattolo: un pelato di alta qualità e sapore Il pomodoro San Marzano viene coltivato soprattutto nella regione Campania, fra Napoli e Salerno, il nome proviene dalla città di San Marzano sul Sarno e presenta un sapore agrodolce che lo rende indicato per il consumo crudo oppure cotto sotto forma di salsa. Il frutto si presenta come una bacca di forma cilindrica allungata non uniforme, di colore rosso molto acceso; la polpa è compatta e non contiene molti semi, mentre la buccia è molto sottile e facilmente staccabile, queste caratteristiche lo rendono inconfondibile, sia allo stato fresco che trasformato. Per far meglio apprezzare il frutto “d’Oro” Lunedì 23 Ottobre alle ore 18.30, presso lo stabilimento Solania in via Provinciale Nocera-Sarno, in località Fosso Imperatore di Nocera Inferiore (SA), prenderà il via la VI edizione del consueto appuntamento “Il Mio San Marzano“, promosso da Solania Srl, azienda leader nel settore della raccolta e della trasformazione del pomodoro San Marzano, in collaborazione con Perrella Network, distributore esclusivo di Solania in Campania e Molise.  Il pomodoro San Marzano è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue caratteristiche, che vengono esaltate dalla trasformazione in “pelato”. Il clima mediterraneo e il suolo estremamente fertile e di ottima struttura, l’abilità e l’esperienza acquisita dagli agricoltori dell’area di produzione nel corso dei decenni ha fatto si che nel 1996 l’Unione Europea riconoscesse il San Marzano come D.O.P. la denominazione di origine protetta  è riservata al pomodoro che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dalle norme della Disciplinare di produzione e trasformazione della Denominazione di Origine Protetta “Pomodoro San Marzano dell’agro sarnese-nocerino”. L’evento si preannuncia già da ora come uno dei principali eventi del settore. Tanti i pizzaioli e gli chef provenienti da tutto il Sud Italia che sono attesi per celebrare ed esaltare l’oro rosso dell’Agro Nocerino Sarnese: il pomodoro San Marzano. La manifestazione sarà ancora una volta la grande festa del pomodoro simbolo dell’Agro Sarnese Nocerino, con tanti ospiti. Su tutti svettano i due brand ambassador di Solania: Paolo Gramaglia, executive chef stella Michelin e patron del Ristorante President di Pompei; e Diego Vitagliano, il maestro pizzaiolo della pizzeria 10 Diego Vitagliano incoronata dalla classifica 50 Top Pizza 2023 come la migliore al mondo. Saranno presenti i docenti della scuola di cucina Dolce & Salato, gli chef Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio. Prevista la partecipazione anche dei maestri pizzaioli e degli istruttori sia di AVPN – l’Associazione Verace Pizza Napoletana,  presieduta da Antonio Pace, sia dell’associazione Pizza Doc, presieduta quest’ultima da Antonio Giaccoli. Ci saranno inoltre: lo chef Marco Iavazzo – con il titolare della macelleria e hamburgheria Macellaio 4.0 Alfonso Alfano -, e Antonio Peluso, lo chef “scellato” della Locanda del Baccalà e ideatore del Baccalà Village. Il maestro gelatiere Davide Botti preparerà un gelato al pomodoro San Marzano. La conduttrice del programma TV Linea Verde su Raiuno Monica Caradonna sarà l’ospite d’eccezione della serata condotta dalla nota presentatrice Veronica Maya, affiancata a sua volta dal giornalista Renato Rocco, direttore responsabile della Buona Tavola Magazine. L’evento vedrà la partecipazione di Luciano Pignataro, giornalista e critico enogastronomico de Il Mattino e del blog lucianopignataro.it, di Albert Sapere e di Barbara Guerra, curatori di 50 Top Pizza, la guida punto di riferimento del settore di cui Solania è partner.  Il Mio San Marzano è un progetto ambizioso, fortemente voluto dall’amministratore unico di Solania Srl Giuseppe Napoletano, grazie al quale pizzaioli e ristoratori possono scegliere il lotto di coltivazione e di produzione e personalizzare l’etichetta della latta di pomodoro San Marzano con il proprio logo, con la propria immagine o con qualsiasi altro segno distintivo. Il progetto risponde alle esigenze della comunità di pizzaioli e ristoratori che vogliono identificarsi in un prodotto e avere garanzia circa il controllo dell’intera filiera, dalla semina alla coltivazione, dalla trasformazione alla distribuzione, da quest’anno reso ancora più semplice grazie alla certificazione in Blockchain, realizzata da Authentico del CEO Pino Coletti che completa il percorso di trasparenza e sicurezza. Harry di Prisco

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Alle fonti del Sarno la Solania ha presentato il Mio San Marzano

Ritorna l’appuntamento annuale “Aspettando il Mio San Marzano” “E di zaffiro i fior paiono, ed hanno de l’adamante rigido i riflessi, e splendon freddi e chiamano a i silenzi del verde fondo“, questo un brano dell’ode carducciana “Alle Fonti del Clitumno” che ben si adatta anche  alle sorgenti del nostro fiume Sarno. Il fiume nell’antichità favorì lo sviluppo della civiltà umana per cui fu adorato come un dio. Le fonti più antiche, fra cui  Virgilio che nel VII libro dell’Eneide raffigura il fiume come un vecchio seminudo con la barba, disteso su un fianco nell’atto di reggere un vaso da cui sgorga acqua. Il Parco naturalistico Fluviale “5 Sensi” che racchiude le fonti del fiume campano, è stato scelto dalla Solania per presentare il progetto “Aspettando il Mio San Marzano”,  fortemente voluto dall’amministratore unico della Solania, Giuseppe Napoletano. Pizzaioli e ristoratori che aderiscono al progetto possono scegliere in tal modo il lotto di coltivazione e di produzione e personalizzare l’etichetta della latta di pomodoro San Marzano con il proprio logo, con la propria immagine o con qualsiasi altro segno distintivo. Il programma risponde alle esigenze della comunità di pizzaioli e ristoratori che vogliono identificarsi in un prodotto e avere garanzia della tracciabilità circa il controllo dell’intera filiera dalla semina alla coltivazione, dalla trasformazione alla distribuzione. La serata è stata presentata da Veronica Maya, nota presentatrice e conduttrice televisiva e da Renato Rocco Direttore de La Buona Tavola Magazine con la partecipazione di Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico de Il Mattino e del Luciano PignataroWineBlog e di Barbara Guerra co-organizzatrice della 50 Top Pizza e 50 Top Italy e Albert Sapere. Veronica Maya inoltre  ha realizzato il suo primo food luxury store dedicato al made in Italy enogastronomico, in cui spiccano anche le conserve di San Marzano Solania. La festa annuale dedicata tutta al pomodoro dell’Agro Sarnese Nocerino, celebra il pomodoro San Marzano nella fase di inizio della raccolta e della trasformazione, è stata organizzata da Solania, azienda leader nel settore della coltivazione e della trasformazione del pomodoro San Marzano, con la collaborazione di Perrella Network, leader nel settore, distributore esclusivo in Campania e Molise, con il patrocinio della città di Sarno. Un ritorno a casa, in un certo senso, a Sarno, nel Parco Fluviale 5 Sensi di via Foce, lì dove le acque limpide dell’omonimo fiume fanno dimenticare decenni di polemiche e di cattiva reputazione per la salubrità del corso d’acqua. La kermesse che celebra l’inizio della raccolta dei pomodori nei campi e della sua trasformazione è stata preceduta da visite guidate, prima in fabbrica e poi tra i filari, di ristoratori, chef e pizzaioli interessati al progetto “Il Mio San Marzano”. Protagonisti ai forni sono stati, fra gli altri: Sasà Martucci della pizzeria di Caserta I Masanielli – Sasà Martucci e Diego Vitagliano di 10 Diego Vitagliano a Bagnoli, entrambi reduci dalla classifica di 50 Top Pizza 2023 (Vitagliano primo classificato per la sua pizzeria in ex aequo, Sasà Martucci invece sesto classificato). «Questo è un momento felice per l’enogastronomia campana e si rileva un trend assolutamente positivo che non va sprecato adesso, perché non ci sono più scuse dopo gli anni bui delle emergenze rifiuti e del covid» è ciò che ha ricordato il giornalista de Il Mattino Luciano Pignataro.  Barbara Guerra con Pignataro e Albert Sapere anche quest’anno sono stati ospiti d’onore della manifestazione in quanto curatori dell’influente e importante guida di settore, punto di riferimento per l’intero mondo della pizza, 50 Top Pizza, di cui Solania è sponsor. Insieme a Vitagliano e Martucci c’erano anche Raffaele Bonetta e i pizzaioli dell’Accademia PizzaDoc con il loro presidente Antonio Giaccoli,  e quelli dell’AVPN, l’Associazione Verace Pizza Napoletana presieduta da Antonio Pace. E poi gli chef, con la guest star assoluta, Paolo Gramaglia, Stella Michelin del President di Pompei, e poi Giuseppe Daddio della scuola Dolce&Salato, Vincenzo Borrelli di Salotto Carnarius, Gerardo Figliolia dell’Osteria La Pignata di Bracigliano, Marco Iavazzo e lo chef “scellato” Antonio Peluso della Locanda del Baccalà  di Marcianise. «Il San Marzano è il re del pomodoro, elemento fondamentale della nostra cultura e tradizione, e celebrarlo qui, alle sorgenti di questo fiume tanto vituperato, è un fatto altamente iconico e simbolico»: sono state le parole pronunciate da Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Hanno portato il loro saluto:  Antonio Crescenzo, presidente dell’Ente Parco regionale del bacino idrografico del fiume Sarno; Enzo Tropiano, direttore della Coldiretti Provincia di Salerno e l’assessore alle attività produttive del Comune di Sarno, Francesco Squillante. La torta, preparata da Aniello Di Caprio era sormontata da un grappolo di pomodoro San Marzano fresco, è stata tagliata da Giuseppe Napoletano, il quale non ha mancato di ricordare l’importanza del Sarno per l’economia dell’intero comprensorio. «Bisogna rifiutare quell’etichetta di fiume più inquinato d’Europa che per anni è stata data a questo corso acqueo. Oggi non lo è più e la dimostrazione della sua salubrità viene proprio dallo specchio d’acqua limpido intorno al quale abbiamo dato vita a questa manifestazione – spiega Napoletano – un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina, per gli appassionati del San Marzano e per tutti i fedeli operatori del settore ristorativo che ci scelgono da anni come garanzia di qualità sul territorio». Napoletano non ha mancato di fare anche il punto sullo stato dell’agricoltura nei campi sarnesi: «Tra maggio e giugno le forti piogge primaverili hanno comportato una perdita della fioritura del 5-10 %, ma negli ultimi 20-25 giorni, grazie al caldo, abbiamo recuperato e ci aspettiamo pertanto un’annata abbastanza regolare». Giuseppe Napoletano così a concluso: «Quest’anno puntiamo l’attenzione su un elemento fondamentale per la coltivazione e per la produzione del San Marzano, rappresentato dall’acqua, e pertanto ringrazio l’amministrazione comunale di Sarno per averci permesso di organizzare l’evento lì dove nasce il fiume Sarno, dimostrandone la salubrità, cosa di cui non tutti sono a conoscenza». Harry di Prisco

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A Baia Domizia ritorna il Baccalà Village

Baccalà Village fa tappa nella centralissima Piazza Paradiso a Baia Domizia (CE) con ingresso libero sabato 29 e  domenica 30 luglio dalle 19 alle 24 L’unico evento itinerante ideato dallo chef “scellato” Antonio Peluso dedicato esclusivamente al Baccalà  che fa parte della tradizione campana molto antica Esistono varie tipologie di chef: quelli stellati, che si avvalgono maggiormente di propri collaboratori per preparare le loro ideazioni; quelli sconsiderati, che seguono solo la strada difficile dell’innovazione preparando piatti che nulla hanno a che vedere con la cucina sana delle nostre nonne e poi esistono (o meglio esiste !) lo chef “scellato” ! Si proprio così, Antonio Peluso ama definirsi in tale modo avendo portato avanti la sua ida di riscoprire il piatto più noto delle mense  modeste e che ora è un must ricercato: il Baccalà ! Un cibo speciale che viene mangiato soprattutto a Natale, Antonio Peluso,  fondatore  della “Locanda del Baccalà”  di  Marcianise (CE) www.locandadelbaccala.it  ha un obiettivo preciso: «Vogliamo sdoganare questo alimento dal tradizionale consumo invernale, tipico del periodo natalizio, e renderlo quanto più popolare possibile». Continua lo chef scellato  «Per le sue caratteristiche  sia nutrizionali che organolettiche, il baccalà può essere proposto 365 giorni l’anno. E per aiutare anche la realizzazione a casa dei piatti che propongo al mio ristorante, ho realizzato un libro illustrato dal titolo “50 sfumature di baccalà”, che contiene   50 ricette più una: il cioccolatino al baccalà, che sarà presente anche come proposta di dessert al Baccalà Village». Peluso lo scorso anno ha deciso di portare in un tour gastronomico le delizie che ammannisce ai suoi affezionati clienti della Locanda ed è nato in tal modo il “Baccalà  Village”. Il  Village fa tappa nella centralissima Piazza Paradiso a Baia Domizia (CE) con ingresso libero sabato 29 e domenica 30 luglio dalle 19 alle 24. I tanti appassionati potranno assaggiare tre proposte di menu in cui il baccalà sarà l’ingrediente principale: una prima proposta dove si potrà scegliere un antipasto, un primo tra paccheri con pomodorini, olive e capperi e baccalà, risotto al radicchio, provola e baccalà e ziti alla genovese di mare con baccalà, oltre alla bevanda, al dolce e al caffè; un secondo menu dove ci sarà sempre un antipasto e un secondo a scelta tra baccalà fritto con contorno, baccalà in cassuola o gratinato al forno con mandorle, e bibita, dolce e caffè; inoltre il menu completo che comprende antipasto, primo, secondo, dolce, bibita e caffè. Per gli amanti della pizza ci sarà la pizza bianca e quella rossa, entrambe ovviamente con baccalà. Per quei pochi che non sono amanti del baccalà avranno le stesse proposte gastronomiche, prive però dell’ingrediente principale. Grande spazio sarà dedicato all’intrattenimento con masterclass e la radio ufficiale “Radio Baccalà” che trasmetterà musica non-stop. Tanti gli spettacoli ed eventi: Sabato con il raduno delle più belle auto d’epoca e con il gruppo di musica popolare Vienterra; domenica la Candy Orchestra coinvolgerà il pubblico con l’esecuzione di cover di vario genere spaziando dal genere rock al pop e al dance, anche i più piccoli avranno il loro spazio nel  parco giochi. Harry di Prisco

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