La Fabbri 1905 e Herbamelle siglano un accordo di co-marketing
Fabbri e Abrosoli uniti nel segno della dolcezza
Fabbri e Abrosoli uniti nel segno della dolcezza
In Campania serve aiuto delle principali aziende
Enrico Schettino pronto a lasciare la Campania
Fabbri 1905 e la Formazione a domicilio
Golocious inaugura “Pizza in teglia” al Vomero in Via Cimarosa, il quinto locale in un anno In una Napoli che resta “arancione” in attesa del Natale, c’è Golocious che inaugura il suo quinto locale in poco meno di un anno. È “Pizza in teglia”, format che va ad affiancarsi agli altri due napoletani che sono “Burger&Wine” e “Pizza & Cucina”, tutti al Vomero in via Cimarosa a distanza di qualche centinaio di metri, oltre a quelli aperti a Sorrento e Roma. La nuova creatura di Vincenzo Falcone e Gian Andrea Squadrilli oltre ad offrire tranci golosi offre dalle 7 del mattino anche prodotti per la prima colazione. L’obiettivo come sempre è quello di far godere occhi, palato e stomaco. Grande cura dell’impasto a 48 ore di lievitazione con utilizzo della biga per un blend di farine tipo 0 (30%) e tipo 1 (70%). «Diversamente dalle farine bianche 00 e 0 – spiegano Falcone e Squadrilli – il tipo 1 di farina è meno raffinata in quanto contiene un maggior quantitativo di crusca e di germe di grano che, essendo ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ne incrementano notevolmente il valore nutritivo e la digeribilità. I benefici della farina Tipo 1 sono molteplici. La fibra alimentare in essa contenuta ha, infatti, effetti di tipo funzionale e metabolico in quanto aiuta a mantenere una corretta funzionalità intestinale, a diminuire il colesterolo e a ridurre il glucosio nel sangue». C’è l’imbarazzo della scelta in un menù che segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti. Ecco la Queen of Pistacchio (Mortadella Igp bolognese, pesto di pistacchio, provola dei Monti, dadini di patate al forno), la Dabol Friariello (crema di friarielli e friarielli croccanti, provola dei Monti, salsiccia di suino), la Crispy (stick di patate dolci americane fritte, salsiccia di suino, provola dei Monti e salsa crispy), la Rotolo (crocchè panato al panko, crema di noci, provola dei Monti, bacon croccante e dadini di patate al forno). E poi tutte le classiche come Margherita, Marinara, Cosacca e quelle che strizzano l’occhio a Nerano e Amatriciana. Non potevano mancare le fritture come il crocchettone panko, i paccheroni ripieni di ricotta, le frittatine al ragù e al pistacchio. Per concludere il pasto i tiramisù a nutella o pistacchio e la crostata con crema al limone e fragoline. E nel primo giorno di apertura segnano subito il sold out con oltre 600 tranci sfornati a pranzo e messi in bella mostra su un bacone coloratissimo. “La perseveranza paga SEMPRE! Grazie sempre dell’immenso supporto che ci date, vi voglio bene!” così sui social i due giovani food influencer. H di P
I consumatori possono ora pretendere il meglio del “made in Campania” Carni scelte italiane e Campane, tanta esperienza e … aria di Parma ! Il Patto di Langhirano arriva alla sua parte più interessante. In questi giorni iniziano ad arrivare sulle tavole degli italiani i primi prosciutti prodotti secondo le indicazioni stabilite dall’accordo sottoscritto nel marzo del 2019 fra le aziende partner del progetto, unite dal comune denominatore di voler proporre al consumatore finale un prodotto di altissima qualità: Alimentale, Prosciuttificio Tanara e Perol Carni. Vede così la luce un triplete di prodotti destinati a cambiare le abitudini di acquisto di quanti sono stanchi di accontentarsi dei soliti sapori e pretendono il meglio: Vero Italiano, Vero Campano e Vero Casertana, individuati dal bollino Vero Filiera Sostenibile. Pronti per la degustazione i prosciutti crudi figli della sperimentazione avviata dalle linee guida messe in campo dagli ideatori del bollino Vero Filiera Sostenibile: Giuseppe Di Bernardo e il professore Vincenzo Peretti e raccolte, appunto nel marzo del 2019, dall’imprenditore Paolo Tanara, proprietario di uno dei più importanti prosciuttifici italiani. Mai in regione Campania si era acceso un faro così importante sul prosciutto crudo. La selezione delle carni “made in Campania” è affidata alla Perol di Alvignano, quelle nazionali allo stesso Tanara che ha messo a disposizione anche i decenni di esperienza maturati nel settore nella capitale italiana del crudo: Langhirano. Facilmente individuabili i cinque criteri di garanzia dei prodotti: – Selezione dei suini e attento controllo del processo di lavorazione delle carni per permettere una lunga stagionatura; – Cosce di suini 100% Italia (Vero Italiano), 100% Campania (Vero Campano) e 100% suino di razza Casertana (Vero Casertana); – Poco sale e stagionatura accurata, di oltre 16 mesi; – Salatura fatta a mano con sale marino naturale; – Stagionatura all’aria pura e frizzante dell’Appennino Tosco-Emiliano che circonda Langhirano. La città di Langhirano, in provincia di Parma, è ben nota in campo gastronomico per la produzione del celeberrimo Prosciutto di Parma. Ecco perché ci si aspetta anche dal “Prosciutto Vero Italiano”, dal “Prosciutto Vero Campano” e dal “Prosciutto Vero Casertana” la stessa dolcezza e lo stesso sapore che i sapienti accorgimenti di salatura e stagionatura conferiscono allo stesso, sposandolo al meglio con gli aromi provenienti dalle zone di allevamento e dalla scelta delle razze dei suini impiegati per il processo. Il resto lo fanno le condizioni climatiche uniche e l’aria fresca della valle che assiste il paziente processo della stagionatura. I consumatori potranno facilmente identificarli nella selva di cosce che si trovano sui banconi proprio grazie alle diciture “Vero Italiano”, “ Vero Campano” e “Vero Casertana”. Il bollino Vero è applicabile a tutti gli alimenti che superano uno specifico test di controllo e di qualità, coordinato da esperti di Genenvet, laboratorio di Genetica Veterinaria del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che stabilisce l’idoneità ad ottenere un’apposita attestazione di conformità che consente il successivo rilascio del sigillo. «Per ottenere il bollino Vero – spiegano gli ideatori Peretti e Di Bernardo – è importante che l’intera materia prima sia di provenienza nazionale o regionale (se tutela e valorizza la biodiversità zootecnica), che il metodo di lavorazione sia artigianale e che garantisca la sostenibilità di filiera. Verificato ciò, si procede all’inserimento dell’azienda nella famiglia Vero e al rilascio del bollino. Nel caso del prosciutto crudo è prevista la marchiatura a fuoco direttamente sul prodotto». I primi ad accoglierli sono stati proprio i “Dottori della Carne” della Perol che commentano: «Crediamo – sottolineano Alberto Rossetti e Massimiliano Peretti – in un prodotto originale, tradizionale e autentico che deriva da un suino campano o dal suino di razza Casertana, allevato ed alimentato secondo quella tradizione che ha fatto grande i prodotti dell’agroalimentare della Campania. A questo poi si aggiunge l’antica esperienza di stagionatura e affinamento (minimo 16 mesi) presso la cantina Tanara a Langhirano in Emilia Romagna, che completa quella che possiamo considerare una vera e propria opera d’arte». H di P
AgrinSalento è stata premiata da “PugliaFood” per l’eccellenza delle sue conserve ed è la prima di 174 aziende pugliesi I profumi del Salento ovvero l’arte della semplicità: ogni conserva racchiude esperienze umane di generazioni, nei vasetti la storia di una famiglia che ha un forte legame con il territorio Una cartolina dalla Contrada Masseria Mazzetta da Francesco, Stefano e Chiara Solito AgrInSalento è il marchio registrato di Agri CSF Srl, un’azienda di circa duecento ettari di una terra ricca di contrasti climatici, di colori e di profumi, collocata tra il mar Ionio e l’Adriatico. Il prestigioso riconoscimento, certificato dal Ministero delle Politiche Agricole, è stato conferito dopo un’attenta e rigorosa selezione. La giuria ha testato i succhi di melagrana, le marmellate, le verdure sott’olio, i paté di olive… e le tante prelibate conserve preparate da AgrinSalento e ha scelto di farle salire sul podio. E ora la prestigiosa medaglia risalta sulle etichette dell’azienda salentina, che, guidata da Francesco, Stefano e Chiara Solito, fa dell’eccellenza dei prodotti tipici salentini la sua mission. «Ci teniamo moltissimo ad offrire prodotti di eccellenza – ha riferito l’amministratrice di AgrinSalento, Chiara Solito – per noi i clienti sono una grande famiglia. Questo prestigioso riconoscimento da parte di PugliaFood ci fa capire, che aver scelto prima di tutto la qualità: dalle materie prime ai processi di trasformazione, è la via giusta da perseguire». AgrinSalento è un’azienda agricola che produce, trasforma e conserva i prodotti tipici salentini. Dai succhi di melagrana alla pasta secca tipica, dagli ortaggi sott’olio fino al trito di cime di rape, ideale per condire le orecchiette tipiche pugliesi. Intanto vanno a ruba i regali golosi per le imminenti Festività: i vini firmati da AgrinSalento come il primitivo I 3 cuori, i succhi di melagrana, la pasta prodotta con il grano senatore Cappelli e con l’antico e pregiato Triticum, i sott’oli, sono sempre più richiesti per confezionare cestini da regalare. Per donare tali prelibate specialità a se stessi o ai propri cari, per chi non può recarsi al negozio dell’azienda a Salice Salentino, in località Mazzetta sulla via che congiunge i Due Mari del Salento, lo Jonio e l’Adriatico, può ordinarli da casa comodamente seduti davanti al proprio computer, basta consultare il sito www.agrinsalento.it Questo il Tutorial per scegliere i propri regali e far felici amici e parenti prossimi e lontani : PASSEGGIA CON NOI NEI CAMPI DI MELOGRANO – VIDEO «L’amore per la terra ha radici antiche, che si tramandano da padre in figlio, un’esperienza che è una passione che ritrovi in ogni nostro prodotto» Par maggiori informazioni: www.agrinsalento.it Agrinsalento-Contrada Masseria Mazzetta SN-SS San Pancrazio Salentino – Porto Cesareo km 2,8 Salice Salentino (LE)-Tel. 0832 18 32 016-Cell. 377 350 14 50 Harry di Prisco
La seconda edizione del 2021 coinvolgerà bar e caffetterie dell’intera provincia di Napoli Martedì scorso 15 dicembre presso la Camera di Commercio di Napoli si è tenuta la premiazione dei vincitori di “Napoli Coffee Challenge”, il progetto ideato da Mauro Illiano, founder di Napoli Coffee Experience e Renato Rocco, direttore de La Buona Tavola Magazine per valorizzare una delle eccellenze di Napoli: il caffè. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio da Comune di Napoli, Camera di Commercio di Napoli, AICAST, FIPE- Confcommercio e Confesercenti che hanno accolto con favore l’idea alla base del progetto: eleggere il migliore caffè di Napoli attraverso una scheda di degustazione appositamente creata e utilizzata per la valutazione da parte dei degustatori professionisti: Renato Rocco, Mauro Illiano e Maria Francesca Natale e dai giudici ospiti Paola Campana, Alessio Guido, Andrea Cremona e Fosca Tortorelli. La cerimonia di premiazione è stata presentata dal padrone di casa Ciro Fiola che ha portato il saluto dell’Ente Camerale sottolineando l’importanza della formazione nel settore per la figura professionale del barista. A consegnare pergamene e targhe ai vincitori delle varie Municipalità e del podio la Consigliera con delega all’Autonomia per la Città e promotrice di “Scegli Napoli”, Flavia Sorrentino e l’Assessore al commercio del Comune di Napoli, Rosaria Galiero. Soddisfatti per la riuscita della prima edizione della “Napoli Coffe Challenge” anche gli ideatori Renato Rocco e Mauro Illiano che hanno già dato appuntamento per la seconda edizione, che si terrà l’anno prossimo e che coinvolgerà questa volta bar e caffetterie dell’intera provincia di Napoli. PODIO 1° classificato: Bar Mexico (Piazza Dante) – caffè Passalacqua 2° classificato: U Bar (Colli Aminei) – caffè Verré 3° classificato: Chalet Ciro 1952 (Stazione Centrale) – caffè Toraldo PREMI SPECIALI Miglior Servizio: Ke Kafé (Galleria Umberto I) – caffè Kremoso Location più bella: Gran Caffè la Caffettiera (Piazza dei Martiri) – caffè Kimbo CLASSIFICA DELLE MUNICIPALITÀ Prima Municipalità: Gran Caffè La Caffettiera (Piazza dei Martiri)– caffè Kimbo Seconda Municipalità: Bar Mexico (Piazza Dante) – caffè Passalacqua Terza Municipalità: U Bar (Colli Aminei) – caffè Verré Quarta Municipalità: Chalet Ciro 1952 (Stazione Centrale) – caffè Toraldo Quinta Municipalità: Mexico Gran Caffè degli artisti (Via San Gennaro ad Antignano)– caffè Passalacqua Sesta Municipalità: Bar Civico 910 (Via Argine) – caffè Lavazza Settima Municipalità EX AEQUO: Gran Caffè Secondigliano (Via F.lli Rosselli)– Caffè Vergnano; Piccolo Chalet (Corso Secondigliano)– caffè Toraldo Ottava Municipalità: Officina del Caffè (Via Santa Maria a Cubito) – caffè Kenon Nona Municipalità: Caffè Liano (Via Cornelia dei Gracchi) – caffè Illy Decima Municipalità: Bar San Domingo (Viale Campi Flegrei) – caffè Alcima H di P