Fautore il Presidente della Pro Loco di Vico Equense Donato Aiello e i rappresentanti degli enti territoriali
Il nome Monti Lattari, indicando le alture che si estendono a ridosso dei golfi di Napoli e Salerno la cui cima arriva a 1444 metri, ha origini antiche. Sembra che nell’antichità indicasse solo una parte della dorsale dove erano i pascoli di media altura (“altitudo collis mediocris”) e che solo in tempi moderni il nome sia stato esteso ad abbracciare tutta la dorsale. Troviamo traccia di tale termine nel brano latino del secondo secolo d.C. con il quale il medico Galeno elogiò il latte prodotto sulle alture presso Stabia.
Oggi i Monti Lattari sono una realtà economica notevole che merita tutela, il dieci maggio scorso è stato firmato il “Patto di Sostenibilità dei Monti Lattari” fra il Presidente della Pro Loco di Vico Equense, Donato Aiello, e i rappresentanti degli altri enti – locali e nazionali – che hanno contribuito ai lavori del Progetto ANSENUM (acronimo di “Antichi Semi Nuovi Mercati“).
Condividendo gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e consapevoli della necessità di una loro traduzione locale, coloro che hanno ratificato il Patto per la Sostenibilità dei Monti Lattari si fanno custodi della tutela, della cura e della valorizzazione della biodiversità locale, dell’ambiente, del territorio, del suolo, delle tradizioni, e delle persone. Attraverso tale accordo, che prevede un rinnovo con verifica annuale (in quanto, dopo tale arco temporale, sarà integrato e rinnovato), gli enti firmatari si impegnano: per un aumento della consapevolezza nella società circa l’importanza dell’utilizzo degli ecotipi locali dei Monti Lattari, per il recupero e la valorizzazione delle produzioni tipiche esaltandone le peculiarità della “qualità”, “tipicità” e “sostenibilità” per tutelare il patrimonio naturale, storico e culturale dei Monti Lattari attraverso la valorizzazione degli ecotipi locali. In sintesi la mission del patto consiste nel tutelare il territorio attraverso la conservazione e la valorizzazione dei suoi biotipi autoctoni in quanto il recupero della biodiversità in agricoltura è da tempo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della politica comunitaria, ed è il reagente per lo sviluppo sostenibile della produzione agricola delle aree rurali e per le opportunità di diversificazione commerciale dell’offerta di prodotti agricoli.
Ritenendo che per realizzare questi cambiamenti siano necessarie politiche pubbliche adeguate, il documento è stato consegnato dal Presidente della Pro Loco di Vico Equense al Referente PSR Regione Campania, Giorgio D’Agostino. I firmatari del Patto esortano la Regione Campania a prevedere un disciplinare che consenta la vinificazione dell’uva del Sabato, che è uno dei prodotti del “paniere ANSENUM”, il cui progetto è stato finanziato con i fondi psr Regione Campania 2014-2020 (tipologia d’intervento 16.5.1 “Azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi e per pratiche ambientali in corso”). Il Patto è il risultato di tale progetto, il documento è stato concepito per ampliare gli obiettivi, sia numericamente che temporalmente, di ANSENUM, che da due anni lavora al recupero di vecchi ecotipi, ovvero il pomodoro “Corbarino”, i derivati del latte vaccino e l’uva “di Sabato”.
Nello specifico i firmatari del patto, oltre a Donato Aiello, sono: il Presidente dell’Ente Parco dei Monti lattari, Tristano Dello Ioio; il delegato del Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II, Francesco Caracciolo; la delegata del dirigente scolastico dell’Istituto Professionale Alberghiero “De Gennaro”, Maria Imperato; la dirigente scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Pollione Vitruvio”, Angela Cioffi; lo chef Sabato Rispoli in rappresentanza dell’Associazione Cuochi Penisola Sorrentina; il direttore della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) di Napoli, Fabio Marozzi; il segretario provinciale della Coldiretti, Costantino Puddu; il presidente provinciale di Confagricoltura, Fabrizio Marzano; il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora; il delegato del presidente regionale Slow Food, Mario Persico; il Presidente dell’Associazione “For After Life II”, Rosario Angellotti.
Harry di Prisco